lunedì 24 ottobre 2016

Il lavoro nobilita l'uomo ma non lo schiavo

Dal dizionario Treccani: "agg. Individuo di condizione non libera, giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario".

"Se vuoi lavorare devi essere pronto a fare dei sacrifici!"
Sono pronto a sacrificare il mio tempo libero.
Sono pronto ad accollarmi gli straordinari dei colleghi.
Sono pronto ad avere una paga "adeguata".
Sono pronto ad entrare in contatto con persone poco simpatiche e mantenere la calma.
Sono pronto a ripetere questa routine giorno per giorno.
MA:
Se il mio tempo libero diventa andare in terapia per stress da mobbing, io mi incazzo.
Se gli straordinari vuoi (o tenti di) pagarmeli in nero, io mi incazzo.
Se avere una paga "adeguata" significa essere sfruttati, io mi incazzo.
Se devo mettermi a pecora con "i clienti" quando hanno torto, io mi incazzo.
Se devo ripetere questa routine tutti i giorni, no grazie io mi incazzo.

"Sapessi tu ai miei tempi..." ti dice il vecchio lavoratore, stanco delle lamentele dei giovani.
"Sapessi tu ai miei, cioè ora... nel mio presente... sapessi tu quanto sei cretino!" risponde una generazione (la mia).

TANTO VALE RUBARE AL TUO MIGLIOR AMICO, CAMBIARE IDENTITA' E SCAPPARE ALL'ESTERO (SAN MARINO)...

Nessun commento:

Posta un commento