venerdì 27 gennaio 2017

Addio John Hurt

Il 2017 inizia a reclamare e purtroppo è toccato ad un'altro grande big del cinema: John Hurt.
Tra i più giovani è conosciuto per aver recitato in Harry Potter come Ollivander, mentre per il resto di noi è conosciuto per essere stato: Il Dottore (Doctor Who), il consigliere Sutler (V per Vendetta), Kane (Alien) e moooolti altri ruoli di spessore che resteranno per sempre con noi.

SEE YOU SPACE COWBOY...

mercoledì 25 gennaio 2017

Arrival (2017)

Gli alieni nel 2017 viaggiano su pagnotte giganti e non sui classici dischi da film in bianco e nero.
Trama: Quando sulla Terra appaiono 12 misteriosi ufo, il primo contatto è affidato alla linguista Louise Banks e Ian Donnelly scienziato e fisico.

Se finalmente arrivassero gli alieni, come potremmo approcciarci pacificamente a loro? C'è chi dice con la matematica, altri dicono con la scienza, mentre il film suggerisce che il metodo più rapido e sicuro è attraverso il dialogo. La pellicola ha forti rimandi a suoi predecessori quali "District 9" per la regia; "Contact" come sfondo (fanta)scientifico; "2001 Odissea nello Spazio" per un rimando classico che non guasta mai (le astronavi assomigliano al monolito nero) e "Alien" come claustrofobia e inquietitudine.
La recitazione è ben dosata e non si notano momenti in cui gli attori caricano i loro personaggi. Nulla da dire su Renner e Whitaker come personaggi di supporto alla Adams.
La colonna sonora ha un tema ricorrente che accentua il disagio e la frenesia della situazione, catapultando lo spettatore ancor di più all'interno della storia.
Complessivamente parlando il film è veramente ben riuscito, tuttavia consiglierei una seconda visione solo a chi lo vuole rivedere in lingua originale e/o per chi vuole approfondire meglio la trama.

"STAI SOGNANDO ANCHE TU NELLA LORO LINGUA?..."

martedì 24 gennaio 2017

Gli strumenti da lavoro

Tastiera del pc, quella buona, andata/finita/spacciata (forse rotta, forse è windows, forse è il pc marcio).
"Vede come sono costretto a lavorare"così recitava il chirurgo che rese famoso il sorriso più ricercato di Gotham.
PER FORTUNA CHE NELLO SCHIFO (vedi immagine) C'E' UNA PLAYSTATION 1...

EDIT 25/1/17: Guardate che io intendo quella che ho a lavoro, mica la mia a casa -_-'

lunedì 23 gennaio 2017

Pomeriggio da Cine-drogato

Dopo una mangiata pantagruelica a base di tortelloni alle noci e scaloppine ai porcini, il pomeriggio è piacevolmente passato tra un film e l'altro.

Trama: In un futuro post-apocalittico, la società è schiava delle megacorporazioni e l'unico modo per liberarsi è partecipare o scommettere alla "sacra prova del labirinto": Andron.
Il film sfrutta un'ottima idea ma la realizza male a causa del basso budget; la recitazione non è delle migliori pur vantando nel cast Alec Baldwin, Danny Glover e Michelle Ryan. Guest Star "Skin".
 Trama: Ambientato nello stesso universo di Harry Potter ma svariati anni prima (Albus Silente era ancora un'insegnante), Newt Scamander studioso di creature magiche approda a New York per continuare i suoi studi, ma a seguito di un disguido con un babbano viene catapultato nella più grande avventura della sua vita.
Film decisamente al di sopra delle mie aspettative: ottima ambientazione, ottimi personaggi e soprattutto ottima trama che finalmente si slega dalle vicende di Hogwarts. Consigliatissimo!
Trama: Il governo approva un programma segretissimo utilizzando la Realtà Aumentata per creare nuovi nascituri più intelligenti e meno soggetti alle emozioni. Unica regola per partecipare: mai togliersi i visori anche se questi possono portare alla realtà i nostri incubi più profondi.
Altro film ambientato in un futuro distopico, altra idea sfruttata male. L'utilizzo della ripresa "in soggettiva" è avvincente ma non abbastanza da far dimenticare la pessima recitazione. Se volete vedere un film dello stesso tipo guardatevi "Generazione Perfetta" (Disturbing Behavior) uscito nel 1998.
Trama: Il comandante/scienziato Stanaforth trova il modo di creare acqua dalla semplice roccia e dopo un primo test nel deserto, parte alla volta di Marte per iniziarne la colonizzazione.
Film vagamente somigliante ad "Allucinazione Perversa" (Jacob's Ladder) del 1990, ma nello spazio e con protagonista Mark Strong.
Piacevole e introspettivo lascia stupefatti sebbene "incorretto" a livello scientifico. Consigliato a chi piace vedere film impegnati e lenti.





SEE YOU SPACE COWBOY...

lunedì 16 gennaio 2017

Passengers (2017)

Primo "Pizzamovie" dell'anno!
Trama: Una nave interstellare in viaggio per una colonia terrestre, un equipaggio ibernato: qualcosa va storto e i protagonisti si svegliano. Il peggio deve ancora arrivare...

Come dire, solo con l'immagine e una piccola sinossi, ho reso la trama 1000 volte più interessante!

Comunque... Essendo una love-story non mi dilungherò moltissimo: lui ama lei, lei si innamora di lui, climax, fine. Il film si presenta ben strutturato nonostante ci siano lacune narrative; gli effetti speciali e la colonna sonora sono equamente dosati e coinvolgenti; la recitazione è banale (colpa del copione) e gli attori non hanno quella "chimica" che favorisce spessore ai personaggi. In definitiva è un buon pizzamovie da guardare in compagnia.

SEE YOU SPACE PASSENGERS...

domenica 15 gennaio 2017

Assassin's Creed: il film


Trama: Templari e Assassini si contendono da secoli la "Mela dell'Eden", un'antico artefatto con poteri mistici. Sarà Callum Lynch, discendente dell'Assassino Aguilar, a cambiare le sorti di questo conflitto?

Ormai è noto che i film con trama presa dai videogiochi hanno vita breve e questo non fa eccezioni.
La sceneggiatura è la prima cosa che cade a pezzi dando per scontato che chiunque in sala abbia giocato ad almeno un titolo della serie; i personaggi "del passato" assai più interessanti e vivi di quelli "del presente" vengono ridotti mere comparse in scene d'azione fin troppo rapide e tagliate (chissà il casino in sala montaggio); gli effetti speciali sono efficaci e curiosi ma non bastano; il ruolo di alcuni attori appare ridicolo e quasi cartoonesco (vedi Jeremy Irons che scruta impassibile da dietro un vetro) a quello un po più presente di Marion Cotillard (affettuosamente ribattezzata da mio padre Carmen Consoli per via della pettinatura e verve oscene) che continua a sproloquiare termini a caso tratti dal videogioco. Il resto degli attori (tra cui spicca Brendan Gleeson) è solo contorno come l'insalata in un piatto, riempitiva e insapore.

In definitiva è un film che non è nemmeno degno di entrare nella categoria "Pizzamovie" perchè vi farebbe soffocare durante la visione, ma che vale 2€ se ci andate con gli amici (poi usciti dal cinema fate una strage simile a quella di Event Horizon).

SEE YOU SPACE COWBOY...

mercoledì 11 gennaio 2017

Gatebox - Virtual Home Waifu

Finalmente i giapponesi hanno scoperto come annientare la razza umana, lentamente e con amore.
2D is best than 3D
Se volete avere una moglie sempre bella, schiava del vostro amore e con il tasto on/off Gatebox fa per voi. Questo pratico bicchierone è la prova che la tecnologia è quasi pari alla magia (come diceva il buon Arthur C. Clarke), infatti non utilizza uno schermo lcd/oled/ecc. ma bensì un vetro su cui viene proiettato un ologramma 3D, ma non finisce qui: ti parla, è capace di andare su internet per determinare il meteo, è domotica (si collega a luci, condizionatore, frigorifero, robot per le pulizie e li comanda a distanza), ti può vedere grazie alle fotocamere frontali, si adatta ai tuoi ritmi grazie ad un super-algoritmo matematico. Insomma, fa il caffè ma non fa i pompini (ma arriveranno anche a quello)!

Vi lascio al trailer in modo tale che possiate trarne le conclusioni: la vita di Minato-kun il "tipico scapolo giapponese medio" e la sua amata waifu. Scena finale da suicidio mentale/affettivo.
QUESTI GIAPPONESI...

mercoledì 4 gennaio 2017

2017: e subito si parla di lavoro...

Questa ve la devo proprio raccontare!
Lavoro, lavoro, lavoro... ma quando arrivano le vacanze?!
Da oggi sei sempre in vacanza, basta utilizzare lo smart working e ogni giornata sarà come essere sulla spiaggia.
Smart working sta per "lavoro agile" cioè avere la capacità di lavorare (anche 8 ore tutti i giorni) stando comodamente a casa propria, evitando stress e costi di gestione (quali forniture per ufficio o benzina per il tragitto).
Che figata! Wow! Cool! E' come il telelavoro ma con il nome inglese...SBAGLIATO! A quanto pare non sono la stessa cosa. Il primo, conosciuto in italia come una sorta di "anticristo della professione", permetterebbe l'impiego in aree "satellite" come casa, bar, sedi secondarie, la spiaggia brasiliana; il secondo invece permetterebbe la stessa cosa ma esclusivamente da casa (se poi è quella in brasile in riva al mare è anche meglio). Entrambe le soluzioni sono fantastiche e terrificanti agli occhi dei datori di lavoro: se da un lato concedono spazio al dipendente pemettendogli di stare a casa, dall'altro restano nel dubbio amletico di sapere se effettivamente c'è il loro stipendiato dietro alla prestazione compiuta e non uno sconosciuto. Tuttavia sembra esserci una soluzione in atto: restare dove siamo e aspettare.

MEGLIO PENSARE A MASS EFFECT ANDROMEDA...

lunedì 2 gennaio 2017