domenica 24 luglio 2016

Cosmopolis

...E dopo tanto rimandare, ecco finalmente la mia recensione su COSMOPOLIS.
"Prima o poi lo guardo" così commentavo ogni volta che vedevo la locandina o sentivo qualcuno che ne parlava, ma che poi inesorabilmente snobbavo a causa di Robert Pattinson (all'epoca famoso per la saga vampiresca "Twilight").

Trama: Eric Packer è il presidente di una prestigiosa compagnia quotata in borsa. Lo scopo della sua giornata è andare dal barbiere, per aggiustarsi il taglio di capelli già perfetto. Durante il suo tragitto incontrerà altri personaggi che aiuteranno lo spettatore a delineare chi  è realmente.

Non stupitevi se la trama appare come uno strano incrocio tra "American Psycho" e una commedia con un pessimo humor... Il film è diretto da David Cronenberg e questo dice tutto se si conosce il suo stile "perverso".
Giusto per darvi un'idea...
Il film è piacevolmente scorrevole e ad un'occhio attento appare evidente l'esperimento condotto dal regista: vendi della merda e vedrai che qualcuno la compra. Regola ancor più valida se si è in un periodo di forte capitalismo (e guarda caso il titolo del film è molto simile alla parola stessa). In parole povere, Cronenberg ha preso per il culo "il popolone" utilizzando la fresca fama di Robert Pattinson attirando a se i soldoni delle 15enni (e più) affamate di... testosterone (tant'è vero che c'è una scena che ricalca alla perfezione questa affermazione). Poco importa se non sia stato un successo al botteghino o che il finale lasci l'amaro in bocca: quel che conta è l'aver dimostrato che avere un cervello e farlo funzionare è sempre meglio dell'apparire "in giacca e cravatta" come il protagonista della pellicola.

LA SCENA FINALE E' EPICA...

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