giovedì 16 settembre 2021

Woke of Wokecraft: perchè piegarsi alle insensataggini ormai è legge!

"BLIZZARD ENTERTAINMENT PROUDLY INVITE YOU..."

Nel 2004 con questa frase e un trailer da paura, Blizzard invitava le persone di tutto il mondo ad esplorare le terre di Azeroth in quello che sarebbe stato il primo MMORPG della storia. All'interno di questo mondo fantastico abitano Elfi, Orchi, Umani...ognuna con una propria caratteristica e un proprio stile e senso artistico. Detto questo passiamo alla patata bollente. Dati i tempi in cui viviamo è "normale" sentire notizie di censura insensata perchè qualche imbecille si scandalizza per un nonnulla e i pochi che affrontano a testa alta questi individui vengono immediatamente disintegrati dalla società ed etichettati come reietti; tra questi "eroi" purtroppo non possiamo contare la Blizzard che per codardia ha deciso di seguire questo filone di falso perbenismo e farsi paladina del movimento Social Justice Warriors (SJW).

Se ad oggi (2021) World of Warcraft con 17 anni sulle spalle debba ridursi a censurare delle donne in costume (per giunta sgranate) situate in dipinti che forse saranno stati visti una volta, allora è il caso di dire che la casa produttrice ha fatto il suo tempo ed ora che fallisca. Nella prossima patch/espansione mi aspetto di vedere le skin dei personaggi ingrassate e imbruttite per evitare il "body shaming".

SEE YOU SPACE COWBOY...

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