martedì 31 agosto 2021

SULL'AUTOBUS: CARINO-VIRUS ediscion


Torna nuovamente un'avventura sui mezzi pubblici con protagonisti al limite dell'indecenza.
In questi tempi difficili sembra che il rispetto verso il prossimo sia scemato ancor di più nella porcilaia, infatti una nuova moda pervade gli autobus: sedersi sul sedile esterno (verso il corridoio) occupando con le proprie borse quello interno (verso il finestrino), ad indicare in maniera chiara e tonda "qui ci sono io, con il virus che gira col cazzo che ti voglio seduto a fianco" (situazione dovuta ad inizio pandemia in cui i posti erano sfasati da un grosso cartello con scritto non sedersi). Mentre mi accingo nel posto incriminato noto che davanti a me c'è una persona che ha deciso, vuoi per ignoranza o menefreghismo, di non tenere la maschera come da regole. A questo punto iniziano a frullarmi a elica e gli indico di infilarsela e fortunatamente la risposta è positiva, peccato però che "per vendetta" tira fuori il cellulare e inizia ad ascoltare la sua musica preferita, senza nessun tipo di cuffia (altra bellissima moda che andrebbe punita con multe salate). Nel frattempo sale altra gente senza maschera e con i cellulari a tutto volume (strillando i fatti propri... se poi ci tolgono la privacy non venite a lamentarvi di com'è successo) tuttavia il conducente si fa valere e intima di piantarla se vogliono che la corsa finisca a buon fine. Arrivo alla mia fermata e mentre scendo devo schivare le ascelle sudate dei soliti idioti che bivaccano nei pressi dell'uscita. L'idea di comprare/affittare una city car inizia a farsi sentire...

SEE YOU SPACE COWBOY...

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