mercoledì 7 aprile 2021

Cyberpunk 2077

Non è il gioco che aspettavamo, è pieno di bug, non è il mondo in cui andrei a vivere.
Tutto questo e molto altro e tuttavia me lo porterò nel cuore per sempre!

Parlare di Cyberpunk 2077 sicuramente non è argomento facile, specialmente quando si è già detto tutto su siti di recensioni o canali youtube famosi, ciò non toglie che vorrei dire la mia e permettere a chi mi legge di considerare l'idea di poter esplorare un videogioco che offre emozioni inaspettate.

Ben sapendo per esperienza che i preorder non sono mai vantaggiosi (Diablo 3, No Man's Sky) mi sono lanciato nell'acquisto il giorno prima dell'uscita, trepidante di vedere se avrei avuto ragione ancora una volta. Destreggiandomi nella creazione del personaggio e un breve video introduttivo incomincio l'avventura in un mondo governato da paura, caos e Johnny Silverhand (plasmato e interpretato da Keanu Reeves), personaggio dalla ambigua moralità ma dal ferreo codice d'onore che seguirà ogni nostra mossa ponendoci scelte stilistiche in grado di cambiare l'esito della nostra storia. Il gameplay oltre alla storia principale offre missioni che spaziano dal aiutare un tizio con il pene cibernetico malfunzionante a smascherare un presunto omicidio politico e contemporaneamente permette l'esplorazione di Night City in lungo e in largo scoprendo ogni tipo di citazione e riferimenti a opere note quali: Johnny Mnemonic, Matrix, Ghost in the Shell, Max Headroom e Blade Runner. Sebbene non sia necessario c'è anche la possibilità di avere un partner romantico (con qualche limitazione) che aggiungerà un tocco davvero unico alla partita ampliando l'esperienza di un mondo in cui una carezza sul viso può fare la differenza tra la vita e la morte.  L'epilogo non sarà singolo bensì multiplo lasciando spazio a nuovi gameplay.

Ammetto con certezza di essermi affezionato a questo mondo e ai suoi personaggi e tutt'oggi resto sorpreso di quanto fossi inizialmente restio nell'acquisto; tuttavia questa "seconda parte" di recensione devo dedicarla ai bug che hanno descritto Cyberpunk 2077 come gioco scadente da evitare. Personalmente errori grossolani come cadute fuori mappa, spawn/de-spawn improvviso di personaggi o hitbox bislacche, non ne ho mai avuti sebbene abbia percepito un incremento di oggetti sospesi a mezz'aria, menù poco reattivi o lag incrementale con il procedere della storia principale.
Fanno le cosacce
Sperimentare un gioco atteso da 3 anni per poi trovarselo vuoto, non finito e pieno di errori può portare alla disperazione (ancora una volta... No Man's Sky la dice lunga) perdipiù se lo si ha prenotato con nettissimo anticipo. Sicuramente parte della colpa risiede nella casa di produzione che ha elargito false promesse, dall'altra è colpa di noi consumatori che nel corso degli anni abbiamo dato fiducia a preordini a scatola chiusa e accettato il mercato dei DLC, lasciando liberi i produttori di prenderci per il naso (e per il portafogli). C'è infine da dire che certi piccoli bug hanno contribuito a rendere il mio gameplay assai inaspettato come i drogati tarantolati nel vicoletto, gente morta stecchita dopo aver mangiato un panino o la misteriosa sparizione delle sigarette succhiate anzichè fumate all'interno della testa.

Per quanto riguarda la qualità visiva posso solo fare complimenti: la tecnologia ray-tracing, rende palpabile l'ambiente e l'ormai nota photomode permette di scattare screenshots degni dei migliori fotografi al mondo. Ultimo ma non ultimo è il ricco comparto audio che enfatizza ogni momento in cui ci troviamo rendendo ancora più viva la città e i personaggi (uno tra tutti è MILFguard, citazione a Nilfgaard di The Witcher).

SEE YOU CHOOMS...

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