domenica 2 gennaio 2022

MEHtrix 4: come non fare un sequel

Benvenuti nella TikTok generation, dove la sindrome da attenzione deficitaria è il nuovo sexy...

Trama: Thomas A. Anderson è un rinomato programmatore, divenuto famoso per la trilogia videoludica "The Matrix" dove realtà e finzione si mescolano in twist mirabolanti...

Dove cominciare a decantare la merdavigliosa scioglievolezza di questa diarrea puzzolente?
Forse dal fatto che solo uno dei due Wachowski si è prestato a questo massacro?
Forse dai numerosi autoriferimenti sfonda 4°parete?
Forse dalla trama inesistente?
Forse dai continui rimandi al primo film (e guarda caso mai ai sequel)?

In breve il "film" è una noiosa rappresentazione di quello che è la Generazione Z: disattenta, disinteressata e completamente passiva. Come viene spiegato più volte a inizio pellicola, in una sorta di sadico gioco autoreferenziale, WB è intenzionata a proseguire il franchise con o senza il cast originale e non è intenzionata ad ascoltare i fan, infatti per tutta la durata ci viene ricordato di quanto sia inimitabile il primo titolo della saga. Nuovi attori che interpretano vecchi personaggi avrebbe funzionato se la storia fosse stata un minimo coerente ma ancora una volta all'interno della stessa pellicola veniamo avvertiti di come questi "cicli" possano essere sempre uguali eppure così diversi confermando quanto la casa di produzione se ne freghi del valore sentimentale. L'ennesimo punto a sfavore va alle scene di kung-fu completamente rimosse per una spicciola "spinta d'aria" in puro stile Star Wars e all'introduzione di "portali" capaci di fare letteralmente miracoli a seconda di quello che serve nel dato momento. Tuttavia ci sono però alcuni spunti interessanti che vengono estremamente accantonati e forzatamente dimenticati perchè non si ha tempo (o voglia) di approfondirli, come ad esempio il fatto che Zion è stata distrutta ma che alcuni umani e macchine hanno formato un'alleanza (infatti la nave dei protagonisti è un'ibrido come Moya di Farscape). Il finale è pietoso e privo di senso.

A conclusioni tratte possiamo riassumere così: pellicola digitale ok anche se sono presenti artefatti che possono minare l'attenzione (colori accentuati ed effetti speciali fin troppo visibili), storia inesistente motivata solo per far soldi, buona scelta degli attori (già visti in Sense8), recitazione convincente nei limiti del copione. Voto 4/10.
Aspettiamoci un sequel o qualcosa di simile.

SEE YOU TOM...

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